domenica 17 aprile 2016

come sopravvivere senza fare la spesa

É successo che il Nano é stato male, prima sembrava una cosa ridicola che in un giorno doveva risolversi, poi é intervenuta una piccola complicazione e i giorni sono diventati cinque alla fine siamo rimasti a casa un bel po' di giorni, e non ho mai fatto la spesa, con notevole gioia per le mie tasche.
Negli ultimi tempi faccio la spesa solo una volta a settimana, con una lista che cerco di seguire scrupolosamente, per non fare acquisti avventati ed aver prodotti in esubero che matematicamente finiscono nella spazzatura, o meglio nel compost o nella ciotola del cane e dei gatti, l'unico motivo per cui potrei fare una minispesa di richiamo é per il fatto che all'asilo hanno variato il menu settimanale e io mi ritrovo a dover dare la stessa pietanza al Nano pranzo e cena, sbilanciando così la sua dieta.
Detto questo, quando mio figlio si è ammalato avevo fatto l'ultima spesa 5 giorni prima, lì per lì non ho neanche pensato alla necessità di rifarla, avevo due giorni ancora di scorte fresche e sapevo sarebbe guarito in una giornata, poi la prognosi è aumentata e in quel momento non ho neanche pensato alla spesa, ma ad un certo punto il mio frigo si è svuotato, forse più rapidamente del previsto anche perché la mia spesa comprende solo cene e merende, weekend esclusi; non riuscendo a scendere in paese per le compere con il Nano che stava male, ho ovviato svuotando la dispensa ed il congelatore ed impastando pane e brioches per la colazione, raccogliendo qualcosa nell'orto per la verdura e realizzando i centrifugati a base soprattutto di carote e limoni, di cui avevo ampia disponibilità, preparando un po' più di latte vegetale e facendone yogurt e successivamente facendolo colare per ottenere un po' di formaggino. Ok sono tutti procedimenti lunghi, i primi due giorni ho faticato ed usato soprattutto surgelati e verdure dell'orto, ma nel frattempo stavo preparando per i giorni successivi. Ho scoperto di avere la dispensa molto fornita di elementi base, e questo mi ha salvato.
Ecco alcune idee con pochissimi ingredienti:
crema di zucca e porri con crostini di pane raffermo (zucca congelata, patate, porri, pane vecchio, olio)
linguine con crema di fave invernale (fave congelate, succo di limone, cumino, sale, coriandolo, menta fresca)
polpettone di fagiolini e patate (fagiolini congelati, patate, pangrattato, maggiorana, sale e pepe)
burger di ceci (ceci secchi lasciati a bagno una notte, cipolla, aglio, prezzemolo, yogurt di soia, sale e pepe, curcuma, pangrattato, olio)
pasta e fagioli (spaghetti spezzati, fagioli in barattolo, olio, sale e pepe, patate)
passato di verdura di recupero (foglie di cavolo e gambi di broccolo, coste di bietole, patata, carota, avanzi di cipolla e foglie di porro, scarti di sedano e prezzemolo, zucca congelata, legumi avanzati da altre preparazioni)
polpettine quinoa e verdure (quinoa giá cotta, patate, carote, bietoline o bietole private delle coste, sale e pepe, pangrattato e olio)
Quello che ho capito in questi 18 giorni senza poter far la spesa (a dir la verità gli ultimi 2 giorni é stata solo una sfida perché avrei potuto tranquillamente far compere) é che in dispensa nn possono mai mancare le patate, le farine, l'olio ed i legumi, avendo questi ingredienti cardine anche con le poche risorse di un orto casalingo invernale, o qualche verdura congelata unita a qualche spezia si può davvero mangiare comunque bene senza spendere un patrimonio e senza sprechi!
Non ho volutamente messo la pasta nella lista, perché avendo comunque molto tempo disposizione ho finalmente provato le trafile che mi sono autoregalata a natale, anche se le ricette riportate sul macchinario implicano tutte l'uso delle uova, ho fatto un po' di tentativi e sono riuscita a realizzare sia gli spaghetti di farina integrale sia delle caserecce di farina bianca e foglie di borraggine, quindi se solo avessi un po' di tempo e un congelatore più grande potrei diventare autosufficiente anche per quanto concerne la pasta! (immensa soddisfazione)

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